In 1971 Dr. sagan, scrivendo sotto lo pseudonimo di “Mr. X”, ha descritto la sua storia di consumo di marijuana.

In quanto modello di scienza ragionata e basata sull'evidenza, cosa avrebbe potuto spingere Carl Sagan ad accendersi una canna? Sosteneva che la marijuana potesse essere un potente strumento per facilitare l'espansione della mente. Sotto l'effetto della marijuana, secondo la sua esperienza, aveva spunti di riflessione e momenti di vera intuizione.
Ha difeso vigorosamente la validità di queste realizzazioni alimentate dalla marijuana:
C'è un mito riguardo a questi sballi: chi ne fa uso ha l'illusione di una grande intuizione, ma questa non supera l'esame del mattino. Sono convinto che questo sia un errore e che le intuizioni devastanti raggiunte sotto l'effetto di una sostanza siano vere intuizioni; il problema principale è tradurre queste intuizioni in una forma accettabile per il sé completamente diverso che siamo quando siamo giù il giorno dopo. Uno dei lavori più difficili che abbia mai fatto è stato registrare o scrivere tali intuizioni. Il problema è che dieci idee o immagini ancora più interessanti vanno perse nello sforzo di registrarne una.
Carl Sagan nel ruolo del signor X in “Marijuana Reconsidered”, 1971, pag. 113-114
Tre anni dopo la morte di Sagan, Il dottor Grinspoon ha deciso di rivelare postumo l'identità del signor XLa sua scelta è un omaggio al desiderio più volte espresso dallo scienziato di fama mondiale di contribuire a porre fine al proibizionismo sulla marijuana.