Solo un saluto amichevole: il progetto Contact propone un segnale omnidirezionale continuo e mondiale per coinvolgere i visitatori extraterrestri nelle vicinanze

ContactProject.org: L'umanità è pronta per il contatto con l'intelligenza extraterrestre?

L'ETI è già vicino alla Terra, sotto forma di droni, UAP o UFO, come preferite chiamarli. Questa è la premessa del Contact Project. La proposta del progetto è quindi semplice: invece di trasmettere un messaggio preciso a una potenziale civiltà molto, molto lontana, possiamo utilizzare antenne omnidirezionali semplici, economiche e ampiamente disponibili per consentire la comunicazione da oggetti o fenomeni in orbita terrestre. Inoltre, questo sforzo non dovrebbe essere limitato a un breve periodo di tempo; dovrebbe essere sostenuto e intrapreso con il consenso generale delle persone in ogni continente.

Il messaggio nel Progetto Contatti potrebbe essere simile al seguente:

“Un faro nella galassia: messaggio di Arecibo aggiornato per potenziali progetti FAST e SETI” https://arxiv.org/abs/2203.04288, di Jonathan H. Jiang, Hanjie Li, Matthew Chong, Qitian Jin, Philip E. Rosen, Xiaoming Jiang, Kristen A. Fahy, Stuart F. Taylor, Zhihui Kong, Jamilah Hah, Zong-Hong Zhu.

Un potenziale ETI è, ovviamente, in grado di decodificare qualsiasi trasmissione umana che stiamo già trasmettendo, ma lo scopo del Contact Project è quello di rivolgersi direttamente agli ETI, riconoscere la loro presenza e cercare attivamente il contatto.

Dimostrare tale apertura dimostrerebbe la prontezza dell'umanità al contatto. Così facendo, non riveleremmo nulla di nuovo – come la nostra posizione – oltre a ciò che già trasmettiamo. Sarebbe semplicemente un saluto amichevole, come previsto dall'organizzazione Contact Project.